La Storia

La Conversione

Durante la sua permanenza in Sardegna, Efisio fu colpito da un evento straordinario che cambiò il corso della sua vita. Secondo la tradizione, mentre si trovava da solo in preghiera, ebbe una visione divina: Gesù Cristo gli apparve, rivelandogli la verità del Vangelo e chiedendogli di abbandonare gli idoli pagani per abbracciare la fede cristiana. Questo momento segnò una svolta radicale per Efisio, che da soldato dell’impero si trasformò in un ardente difensore della nuova fede.

La conversione non fu un processo semplice. Accettare il cristianesimo significava per Efisio rinunciare a molti privilegi e mettere in discussione il suo ruolo di soldato romano. Tuttavia, il suo cuore era ormai colmo di fede, e decise di essere battezzato, ricevendo il nome cristiano che lo avrebbe accompagnato fino al martirio.
La sua nuova fede lo spinse a diffondere il messaggio del Vangelo tra i suoi commilitoni e la popolazione locale, nonostante la persecuzione dei cristiani fosse ancora attiva sotto il regno di Diocleziano. Efisio iniziò a celebrare messe clandestine e a soccorrere i perseguitati, diventando una guida spirituale per molti.
La sua dedizione al cristianesimo non passò inosservata alle autorità romane, che iniziarono a considerarlo un traditore dell’impero. Nonostante i rischi, Efisio non rinunciò alla sua missione, dimostrando una fede incrollabile e un coraggio straordinario.